Pensione

La pensione è una prestazione economica mensile che deriva dai contributi dei lavoratori e viene riconosciuta ed erogata a domanda dell’avente diritto.
La pensione spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi, iscritti ad un’assicurazione come l’INPS (assicurazione generale obbligatoria AGO, quella dei fondi integrativi – sostitutivi di questa e gestione separata) o iscritti alle singole casse professionali – quando raggiungono determinati requisiti assicurativi e contributivi ed abbiano raggiunto l’età prevista per il diritto alla pensione.

Sostanzialmente nel nostro paese esistono due grandi categorie di pensione:
• pensione di vecchiaia
• pensione anticipata
Vi sono poi casi particolari che permettono di accedere alla pensione con forme e condizioni diverse.

Pensione di vecchiaia:
La pensione di vecchiaia è riconosciuta a tutti quei soggetti che ne facciano domanda, iscritti alle assicurazioni previdenziali, che siano in possesso di:
• una certa età anagrafica (età pensionabile)
• una anzianità contributiva minima

Pensione anticipata:
La pensione anticipata consente di andare in pensione prima che si maturi l’età pensionabile (l’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia) se è stata accumulata
una certa anzianità contributiva (in misura differente tra uomini e donne).

Come si calcola la pensione

Il criterio di calcolo della pensione varia a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995.
La pensione è calcolata:
• con il sistema contributivo
• con il sistema retributivo
• con il sistema misto

Sistema contributivo:
Nel sistema contributivo la pensione è calcolata sulla contribuzione versata.
Per conoscere l’importo della pensione si moltiplica il montante contributivo (ossia la somma rivalutata dei versamenti effettuati) per il coefficiente di trasformazione (aliquota percentuale).

Sistema retributivo:
Il sistema retributivo si applica ai lavoratori che possiedono almeno 18 anni di contributi accreditati alla data del 31 dicembre 1995.
Nel sistema retributivo, l’importo della pensione è rapportato alla media delle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro. Si determina avendo riguardo a:
• anzianità contributiva cioè il totale dei contributi fino a un massimo di 40 anni che il lavoratore può far valere al momento del pensionamento e che risultano accreditati sul suo conto assicurativo (come risultante dall’estratto contributivo – ecocert);
• retribuzione pensionabile cioè la media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di attività lavorativa, rivalutate sulla base degli indici ISTAT fissati ogni anno;
• aliquota di rendimento cioè l’aliquota fissa del 2% annuo della retribuzione percepite.
L’importo della pensione con il sistema retributivo si compone di due quote:
– quota A: determinata sulla base dell’anzianità contributiva maturata sino al 31 dicembre 1992 e sulla media delle retribuzioni degli ultimi 5 anni, per i lavoratori dipendenti, e dei 10 anni per i lavoratori autonomi
– quota B: determinata sulla base dell’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 1993 sino alla data di decorrenza della pensione e sulla media delle retribuzioni degli ultimi dieci anni per i lavoratori dipendenti e degli ultimi 15 anni per gli autonomi.

Sistema misto:
il sistema misto si applica ai lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e, a decorrere dal 1° gennaio 2012, anche ai lavoratori con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995.
E’ una commistione tra i due sistemi di calcolo:
• per i lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995, mentre è calcolata con il sistema contributivo, per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996;
• per i lavoratori con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011, e con il sistema contributivo, per l’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 2012 fino al momento di accesso alla pensione.

Pensione con 15 anni di contributi:
Alcune deroghe consentono di andare in pensione con 15 anni di contributi anziché 20 quando:
• si possiedono 15 anni di contributi versati al 31 dicembre 1992;
• il lavoratore deve essere iscritto al Fondo lavoratori dipendenti o alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi dell’INPS.

Oppure per i soli lavoratori dipendenti:
anzianità assicurativa di almeno 25 anni quando:
• si vantano 15 anni di contributi da lavoro dipendente versati all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) o ad un fondo sostitutivo.
• dei 15 anni, almeno 10 siano versati per periodi non inferiori alle 52 settimane lavorative.

Esistono molte deroghe alle norme generali.
Solo gli esperti del settore conoscono le deroghe ai principi generali.

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