Pensione “Quota 100”

Domanda di pensione “errata” a seguito di estratto certificativo errato

A seguito di domanda di estratto certificativo Inps rilasciava il documento errato. L’estratto certificativo rilasciato,  infatti, riportava/certificava l’esistenza della sola contribuzione versata in gestione AGO (lavoro dipendente subordinato) e non anche la contribuzione versata in gestione separata.

Il pensionando, sulla scorta dell’estratto rilasciato, indotto in evidente errore dall’Inps, avanzava domanda di pensione quota 100.

Il pensionando appreso che l’estratto certificativo rilasciato dall’Inps era errato e che, se fosse stato emesso correttamente, avrebbe avuto diritto a chiedere ed ottenere la pensione quota 100 in cumulo, chiedeva all’Inps il riconoscimento della suddetta prestazione pensionistica (pensione quota 100 in cumulo). La richiesta veniva rigettata in via amministrativa e il ricorso amministrativo non sortiva effetto.

L’assicurato adiva quindi il Tribunale chiedendo al giudice di accertare il proprio diritto al riconoscimento della “pensione quota 100 in cumulo”.

Il Tribunale, richiamati i principi giurisprudenziali in relazione alla responsabilità dell’Inps in ordine alla correttezza e all’esattezza dei dati trasmessi agli assicurati, con sentenza n. 386/2022, ha riconosciuto il diritto del pensionato alla riliquidazione del trattamento pensionistico “Quota 100 in cumulo”.